Riforma del Lavoro, primi emendamenti approvati dalla Commissione al Senato

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I primi emendamenti relativi alla riforma del Lavoro sono stati Approvati in Commissione al Senato e riguardano soprattutto contratti a termine, apprendistato e lavoro intermittente.

In particolare riguardo ai contratti a termine la prima novità è che la durata di quelli relativi alla prima assunzione di allungano a 12 mesi e non 6, come inizialmente previsto dal Governo. Dopo i primi dodici mesi l’azienda non avrà l’obbligo di trovare motivazioni per il contratto a tempo determinato nemmeno nel caso in cui lo prevedano contratti collettivi controfirmati da sindacati.

Passa a 30 e 20 giorni, dai 60 e 90 previsti, l‘intervallo consentito fra contratti a termine solo se si tratta dell’avvio di una nuova attività, del lancio di prodotti e servizi innovativi e/o implementazione di rilevante cambiamento tecnologico o rinnovo o proroga di commessa consistente.

Cambia anche l’assunzione dei nuovi lavoratori come apprendisti, visto che il contratto non sarà vincolato alla trasformazione a tempo indeterminato di almeno il 50% degli apprendisti nell’ultimo triennio. Il lavoro intermittente o a chiamata sarà permesso solo al di sotto dei 25 anni e al di sopra dei 55 anni e il rapporto potrà essere attivano tramite SMS, fax o una e-mail certificata alla direzione provinciale del Lavoro.

Altre novità sono al momento al vaglio della Commissione e nei prossimi giorni ne sapremo di più.

 

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