Ricavi Adsense luglio 2012

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Continua sul web il dibattito relativo al crollo delle revenue di Adsense. Ci eravamo occupati dell’argomento il mese scorso, ma la tendenza all’abbassamento dei ricavi, per molti siti sembra non arrestarsi.

I publisher, attraverso forum e social network, segnalano che a parità o addirittura con l’aumento delle visite e dei contenuti, i guadagni complessivi si sono ridotti. La riduzione dipende sia dall’abbassamento del costo per click che dal CPM per pagina. Moltissimi publisher non riescono a darsi una spiegazione del fenomeno, pensando che si tratti dei disagi legati agli update degli algoritmi di Google Panda. Probabilmente, Panda, in tutto questo c’entra poco.

Lo dimostrano anche gli articoli indicizzati, tra cui pagine tradotte automaticamente che non brillano certo per qualità. La riduzione dei ricavi de programma Adsense, per i siti in italiano, porta un solo nome: crisi economica, che riduce la propensione degli inserzionisti a spendere per la pubblicità sul web.

Ciò vuol dire che le poche aziende disposte a pubblicizzarsi con Google spendono sempre meno per ogni click, con conseguente abbassamento dei ricavi nei siti affiliati ad Adsense. Ma non solo: se le aziende che si pubblicizzano sono sempre meno, il calo si riflette anche sulla contestualizzazione degli annunci, che diventano meno pertinenti al contenuto dei siti, con l’effetto di ridurre la propensione degli utenti a cliccarvi sopra.

Naturalmente non si può dare la colpa ad Adsense o a Google, perché la crisi economica è una realtà a parte che produce i suoi danni. Non è detto che le cose non possano risolversi nel breve periodo, magari con delle novità introdotte sempre da Big G. Nel frattempo molti pensano di attirare pubblicità in proprio, ma l’idea sembra fattibile per i grandi siti, mentre per i piccoli, Adsense resta, per il momento, se non l’unica, comunque la principale fonte di guadagno.

Fonte immagine: il-commercialista-dei-professionisti.com

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