Con il termine reinserimento professionale si intendono una serie di iniziative di formazione ed orientamento finanziate da enti pubblici per favorire la ricollocazione lavorativa di soggetti in età matura senza lavoro.
Questi progetti vengono finanziati dalla Regioni tramite i fondi europei in collaborazione con le Camere di Commercio ed enti accreditati di formazione professionale.
I requisiti per l’inserimento ai programmi di ricollocazione professionale vengono stabiliti dalle Regioni nel rispetto della normativa nazionale, europea e degli stanziamenti di bilancio.
In Lombardia ,ad esempio, possono accedere ai progetti di reinserimento i residenti nella regione, che non abbiano superato i 64 anni di età, disoccupati espulsi dal mercato del lavoro per crisi aziendali o inoccupati che non hanno mai lavorato; lavoratori iscritti nelle liste di mobilità con o senza indennità di disoccupazione o di mobilità; lavoratori sospesi dal lavoro ed in Cassa Integrazione Guadagni straordinaria ai sensi della legge 223/91.
Anche altre Regioni, come il Lazio, hanno lanciato iniziative simili per il reinserimento professionale di chi ha perso il lavoro in età matura, sia uomini che donne. I progetti possono anche prevedere corsi di formazione volti a sviluppare nuove competenze in settori con buone prospettive di mercato e contributi a sostegno del periodo formativo erogati tramite assegni mensili di circa 800 euro ( Borse Lavoro).
Anche la Regione Sicilia ha finanziato iniziative simili per il reinserimento lavorativo dei cinquantenni espulsi dal mercato del lavoro. Per maggiori informazioni bisogna consultare il sito della propria Regione di residenza, nell’area dedicata al Lavoro ed alla Formazione.
Fonte immagine: fiscooggi.it
