Radiologia: in Sicilia due medici su quattro sono precari

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privitera e capodieciL’allarme è stato lanciato dal Sindacato regionale area radiologica (Snr Sicilia), durante la conferenza svoltasi all’Hotel Nettuno di Catania: il 50% dei radiologi sparsi negli ospedali dell’Isola lavorerebbe in condizioni di precariato.

Si tratterebbe di circa 100 medici impiegati in Aziende sanitarie ed ospedaliere e da gennaio del prossimo anno, la metà di questi potrebbe ritrovarsi senza lavoro.

«La percentuale dei precari raggiunge anche punte del 75% – ha spiegato Giambattista Privitera, uno dei radiologi precari presenti all’incontro – accade nei piccoli ospedali, per citarne alcuni, Militello (3 su 4), Noto (4 su 7) e Gela (2 su 4). A Catania se ne contano 26, dislocati tra Asp e aziende ospedaliere, un quarto del totale nell’Isola. Non possiamo rimanere precari a vita. Molti di noi stanno scegliendo altre strade che portano fuori dalla Sicilia, ma che garantiscono la stabilità lavorativa».

Una situazione allarmante che rischia di provocare disagi nei servizi di Pronto Soccorso dove la radiologia è uno degli interventi fondamentali e di allungare le liste d’attesa.

Il segretario regionale del Snr Giuseppe Capodieci ha invocato nuovi concorsi per adeguare il personale al parco macchinari, il cui ammodernamento, come raccontato sempre dal segretario,  beneficerà di un finanziamento dell’Assessorato Regionale alla Salute di 119 milioni di euro, caso unico in Italia.

Capodieci ha anche evidenziato il rischio, dal 2011, di tagli del 50% per il personale a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni,  che sarebbero previsti nella manovra economica nazionale.

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