Pensioni, tutti i dettagli, i pro e i contro della Manovra Monti

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Torniamo a parlare della riforma Monti e soprattutto del dolente punto che riguardano le pensioni sul quale potrebbe esserci battaglia nei prossimi giorni almeno da parte della Lega e dell’ Italia dei Valori.

La riforma delle pensioni, che colpisce soprattutto chi è alla soglia dei 60 anni, vedrà la cancellazione dei trattamenti di anzianità e chi sarebbe dovuto andare in pensione nel 2012 potrà mettersi l’ anima in pace e rimanere fino al 2018. Andrà meglio ai nati nel ’51 e soprattutto fino al maggio del 1951 che riusciranno, per un soffio, ad andare in pressione se si sono raggiunti gli anni di contributi richiesti. Chi è nato nella seconda metà dell’ anno, invece, vedrà la sua pensione slittare di 5 anni.

Potranno andare in pensione, invece, i 50mila lavoratori in mobilità per i quali sono previsti dei “lasciapassare” che gli permetteranno di continuare a sfruttare le vecchie regole anche se toccherà all’ Inps fare una cernita fino a che i postisaranno disponibili.

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