Pensioni d’oro in Sicilia

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Ha suscitato scalpore e polemiche la notizia che, in Sicilia, qualche funzionario del Palazzo sarebbe andato in pensione con una rendita di più di 1300 euro al giorno. La notizia è scioccante e l’indignazione, ma anche la rabbia dei comuni cittadini e dei pensionati “poveri” ci sta tutta.

Dei legali esperti in materia pensionistica hanno svelato le ragioni dell’esistenza di pensioni così alte per certi funzionari siciliani: non si tratta di sprechi di risorse, di abusi o di mancanza di rispetto nei confronti delle pensioni più basse, ma semplicemente di diritti perfettamente legali e previsti dallo Statuto della Regione siciliana.

La spiegazione, comunque, non soddisfa nessuno, ma apre un grande spiraglio di verità sulla reale esistenza dello Statuto siciliano. Dopo anni e anni in cui si invoca la reale autonomia della Sicilia (salvo poi pretendere gli aiuti “assistenziali” dello Stato centrale e dell’Europa), si comprende che attraverso la Statuto speciale attribuito alla Sicilia, i politici della Regione hanno il potere di legiferare come gli pare in materia di stipendi e pensioni.

Eccola, dunque, la vera ragione dello Statuto speciale in Sicilia: potersi aumentare le pensioni e gli stipendi  a piacimento e in maniera perfettamente legalizzata,  senza che nessuno possa fare nulla od opporsi invocando una vera o presunta illegalità.

Certo che i “padri” dello Statuto più che dei genitori coscienziosi verso il popolo siciliano, sono stati dei padri snaturati. Ma a parte queste considerazioni sarebbe giusto che il popolo di Sicilia non stesse a guardare e chiedesse a gran voce la modifica dello Statuto, così come in Parlamento si chiede da tempo la modifica della Costituzione.

 

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