Pensioni, anche l’Unione Europea ci mette il suo

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 Torniamo a parlare di pensioni perchè se i cambiamenti e le modifiche apportate prima da Tremonti e adesso dal neo Ministro-premier, Monti, non bastavano ecco che anche l’Unione europea ha deciso di metterci lo zampino. L’unione europea punta l’attenzione proprio sui pensionati che costituiscono il 24% dell’intera popolazione dei Paesi membri e se nel 2008 vi erano quattro persone in età lavorativa per ogni over 65 le previsioni indicano che nel 2060 tale proporzione sarà ridotta a due ad uno e questo significa una spesa pubblica che tenderà via via ad aumentare.

Ecco perchè la Commissione Europea ha pubblicato il Libro bianco su “pensioni adeguate, sicure e sostenibili” in cui si propongono una serie di iniziative a livello europeo per incentivare i lavoratori a restare al proprio posto più a lungo possibile ma non solo.

Il Libro bianco propone di reinserire i lavoratori anziani nel mondo del lavoro, di sviluppare sistemi privati che possano incoraggiare e aiutare gli incentivi fiscali,  un potenziamento della sicurezza dei sistemi pensionistici integrativi, una compatibilità alla mobilità per le pensioni integrative, di limitare l’accesso al pre-pensionamento e assicurarsi che l’adeguatezza, la sostenibilità e la sicurezza delle pensioni sia sempre presente.

 

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