Si torna a parlare dei lavoratori in mobilità e questa volta è la Uil a farlo.
Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, ha spiegato che alcuni di questi lavoratori potrebber perdere la pensione e in particolare: “Pensione a rischio per circa 30.000 lavoratori in mobilità Sono circa 30.000 i lavoratori che, a seguito di procedure di licenziamento, sono stati posti in mobilità in attesa di raggiungere i requisiti pensionistici e che, ad oggi, rischiano di rimanere privi sia del trattamento di sostegno al reddito che della pensione stessa”.
Il problema arriva proprio dall’ entrata in vigore della norma che prevede l’ allungamento fino a diciotto mesi della data per il godimento della pensione: “non è ancora certa la sorte di quei lavoratori posti in mobilità prima della sua entrata in vigore. Infatti, malgrado fosse prevista una clausola di salvaguardia per quei soggetti che avessero maturato i requisiti necessari a partire dal 1° gennaio del 2011, tale misura, limitata a soli 10.000 lavoratori, è subordinata alla definizione di una graduatoria da parte dell’Inps che a tutt’oggi non è ancora stata elaborata”
Ora tocca al Ministero autorizzare l’Inps al pagamento dell’indennità in via provvisoria in attesa che la situazione si risolvi e che, come al solito, la burocrazia sblocchi le cose.