Pensione di invalidità: soglia minima

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La pensione di invalidità o assegno mensile di assistenza è un beneficio economico che viene riconosciuto dallo Stato ai cittadini portatori di disabilità fisiche e psichiche.  L’importo dell’assegno mensile varia di anno in anno.

In genere l’assegno di assistenza mensile per un soggetto riconosciuto invalido si aggira intorno ai 250 euro. Per beneficiare di questo assegno bisogna ottenere il riconoscimento della soglia minima di invalidità, cioè un  grado di invalidità espresso in termini percentuali che deve corrispondere ai dei limiti fissati dalla legge.

La soglia minima l’anno scorso  è stata oggetto di una discussa querelle tra aventi diritto e parti politiche in seguito ad una manovra correttiva del Governo che innalzava la soglia minima del grado di invalidità dal 74 all’85%.

Il provvedimento era il D.L 78/2010 che sarebbe dovuto entrare in vigore il primo giugno dello scorso anno. A prevedere l’innalzamento della soglia, una serie di emendamenti definiti “punitivi” con cui  si tentava di perseguire i falsi invalidi.

Fortunatamente questi emendamenti sono stati ritirati dalla manovra che ha mantenuto la soglia minima di invalidità al 74%. Le altre soglie minime per ottenere i benefici economici sono: 34% per fruire di protesi e prestazioni ortopediche; 46% per iscriversi alle liste del collocamento obbligatorio; 100% per la pensione di inabilità degli invalidi totali a cui si può abbinare l’indennità di accompagnamento se il soggetto non deambula  e non è autosufficiente. L’importo dell’indennità di accompagnamento al 2010 era di circa 480 euro.

Fonte immagine: prodigio.it

 

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