Le pressioni europee hanno dato i loro frutti. Adesso anche la Pubblica Amministrazione italiana dovrà saldare le fatture entro 30 giorni, almeno a parole.
Le nuove regole in vigore dal primo gennaio prevedono che le Pubbliche Amministrazioni debbano effettuare i pagamenti entro un termine massimo di trenta giorni per non incorrere in sanzioni automatiche. Un vero e proprio toccasana per le aziende italiane, specie quelle piccole-medie, che adesso devono attendere un tempo medio di 180-190 giorni.
Le amministrazioni che non rispetteranno i termini di pagamento incorreranno in interessi legali di mora dell’8% oltre il tasso Bce già dal primo giorno di ritardo. Solo in alcuni casi specifici è possibile rinviare il pagamento oltre i 30 giorni altrimenti non ci sarà altro modo di evitare la mora e i suoi interessi.
Ma chi pagherà se le pubbliche amministrazioni non rispetteranno i termini? Noi italiani, è ovvio.