Mettersi in proprio con successo

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Quella che raccontiamo in questo post è la storia  di Laura ( nome di fantasia, ma di persona reale) che in una realtà difficile come il Sud Italia è riuscita a inventarsi un lavoro in proprio.

Laura, separata dal marito e con due figli adolescenti , si è ritrovata, da un giorno all’altro, a dover affrontare le spese del mantenimento dei ragazzi e di se stessa, perché gli alimenti dell’ex coniuge non bastavano non solo a pagare le esose spese del mutuo della casa, ma anche ad affrontare quelle quotidiane. Laura aveva una passione: la cucina.

Ecco perché ha deciso di proporsi come cuoca a ristoranti e trattorie. Durante il lavoro in questi pubblici esercizi Laura ha imparato tutti, ma proprio tutti, i trucchi del mestiere.

Con queste conoscenze, Laura, stufa di essere pagata poco e di subire le frequenti e reiterate crisi gestionali dei datori di lavoro, ha deciso di mettersi in proprio offrendo un servizio di catering per matrimoni ed eventi: ha affittato un locale, ha comprato tutto il necessario  e, con l’aiuto di alcune amiche cuoche, si è messa a preparare pranzi e cene gustosissime e ben pagate, da offrire a una clientela fatta di ristoratori e organizzatori di eventi e matrimoni.

L’incasso di questa attività? 20 mila euro lordi che, tolte le spese dell’affitto, delle collaboratrici e delle tasse, le fanno restare in tasca un salario dignitoso e sufficiente a mantenere se stessa e i propri figli.

Questa storia è un esempio di speranza per tutti noi, perché ci dice che con la conoscenza di un mestiere e il “saper fare” si può inventare un lavoro dignitoso e ben remunerato anche in un’Italia devastata dalla crisi e dall’inettitudine di chi ci governa.

 

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