Manovra Monti, a picco i ceti medi: Imu ed Estimi Catastali

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Chi non ha niente non può dare niente chi ha molto darà qualcosina in più ma chi era finora sul filo del rasoio, ovvero i ceti medi, si sono visti buttare giù dalla nuova Manovra Monti approvata con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia, ovvero domenica 4 ottobre e non lunedì 5.

Il primo colpo arriva alla rimodulazione del tributo comunale sugli immobili tenendo sempre d’ occhio la distinzione tra abitazione principale, in cui si risiede, e le altre abitazioni. L’ Imu prenderà il posto dell’ Ici fin da subito e non dal 2014 come si era preventivato e potrebbe portare una famiglia media, che per esempio possiede un trilocale in quel di Milano, a pagare da 213 a 1038 euro in più ogni anno andrà peggio a chi possiderà una villetta in una zona semicentrale di Roma che dovrà pagare da 479 euro a 1837 euro in più ogni anno.

 Resta il fatto che è il Comune  che può decidere di aumentare o diminuire l’ aliquota di due millesimi di punto e quindi far oscillare il peso della nuova imposta sulle case soprattutto alla luce dei nuovi tagli dei fondi agli enti locali. Stessa cosa per le seconde case dove le amministrazioni potranno far oscillare l’ aliquota base dal 4,6 per mille al 10,6.

L’ ultima novità riguarda l’ adeguamento degli estimi catastali che non sarà indiscriminato che sarà del 60% soli ai fini Ici-Imu e non sull’Irpef e sulle compravendite.

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