Le trappole del lavoro freelance

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trappolaL’avvento di Internet sta facendo lievitare il numero dei lavoratori, online, da casa e dei freelance, cioè di quelli che offrono prestazioni autonome senza vincoli di contratto subordinato, di orari e di presenza.

L’utilizzo degli strumenti del Web 2.0 farà ulteriormente lievitare la quota di lavoratori freelance per i prossimi anni.

Ma attenzione: quando un fenomeno cresce, crescono anche i rischi e le inevitabili trappole in cui è facile precipitare quando si lavora, da casa, con un pc ed in modo freelance.

Tra le trappole in cui è molto facile incappare, anche i mancati pagamenti da parte del cliente o committente, pagamenti molto bassi e lavori estremamente, anzi, troppo occasionali e mal pagati per poter parlare davvero di “lavoro”.

Come difendersi dal rischio di lavorare  senza essere pagati o essere pagati troppo poco o essere lasciati a bocca asciutta dopo aver svolto, magari, una sola prestazione freelance?

Ecco, di seguito, alcuni consigli.

Quando il probabile cliente vi contatta, dovete accertarvi che disponga di partita Iva, di un’azienda realmente esistente insomma, e se è un privato, verificate, almeno, che abbia un sito web, con l’indicazione dei suoi dati di contatto.

Lasciate perdere quelli che vi contattano con il nickname usato nei forum e nei siti di incontro tra la domanda e l’offerta per  collaborazioni freelance e che si rifiutano di darvi le loro vere generalità.

Questo metodo vale per non rischiare mancati pagamenti. Per evitare di essere pagati troppo poco, imparate a contrattare esponendo i vostri precedenti lavori ed indicando i risultati ottenuti dai vostri passati committenti.

Per evitare di essere abbandonati dal cliente dopo appena una sola prestazione, se è il caso “svendetevi” con astuzia e cioè se il committente vi chiede di poter pagare 2, invece, dei 5 che ritenete di meritare, fategli presente che accettate il prezzo purchè si tratti di prestazioni continuative, altrimenti, se chiede una sola prestazione mal pagata, rifiutate categoricamente e fategli intendere  che siete, sì, disposti a svendervi, ma a patto che vi faccia lavorare con continuità o che vi commissioni un nutrito pacchetto di lavori.

Fonte immagine: http://mariodesantis.blog.deejay.it/2007/10/

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