Le multe scadute non si pagheranno in 6mila comuni italiani

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Sono circa 6 mila i comuni italiani, che dal 20 maggio perderanno la collaborazione dell’agente nazionale della riscossione, che in questi ultimi sette anni ha raccolto le entrate per gli enti locali. Infatti dal 1° luglio la società di riscossione cessa la sua attività per gli enti locali e molte delle multe “congelate” in attesa di una riorganizzazione potranno finire prescritte.

A partite dal 1° luglio, infatti, la legge del decreto Sviluppo del 2011, prevede che il concessionario “Equitalia” cessi la sua attività di riscossione a favore degli enti locali. Le amministrazioni comunali, che purtroppo ad oggi non si sono organizzati in proprio per sostituire l’ente di riscossione rischiano, di vedere il loro crediti finiti in prescrizione.

Per le casse di molti comuni italiani, la perdita delle riscossioni delle multe e sanzioni elargite dalla polizia municipale o locale significa una grossa perdita.

Detto questo, molti i comuni, da questo primo luglio, si troveranno in grosse difficoltà nel gestire la riscossione dei loro crediti infatti, le sanzioni più vecchie inevitabilmente passeranno in prescrizione, per la gioia di molti.

I comuni interessati da questa normativa si troveranno ad un bivio e dovranno scegliere se avvalersi di un altro gestore esterno per le riscossioni o farlo in autonomia col rischio di non rientrare nelle spese di tale gestione.

In attesa di questa decisione molti verbali, decorsi i 5 anni per la riscossione passeranno in prescrizione. Questo fatto non è a se stante, infatti, è diventa un chiaro messaggio, anche per i futuri multati, che non si affretteranno a pagare sempre sperando in un “miracoloso decreto delle prescrizioni”.

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