Lavoro, Torino dice no a Ikea addio a centinaia di posti

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Dopo il blocco di Pisa arriva anche quello di Torino.

Dopo cinque anni di lavoro per Ikea arriva il no della Provincia di Torino che blocca il nuovo store torinese da 160.000 metri quadri di punto vendita e verde pubblico. Ikea dalla sua ha speso già un milione di euro per un progetto che avrebbe potuto portare un investimento totale di 60 milioni per un totale di 250 posti di lavoro che così sono andati persi.

Certo, di questi tempi non è una bella cosa ma a quanto pare la Provincia non vuole rinunciare ad altri terreni agricoli e ha offerto al colosso svedese alcune aree industriali e commerciali ma ad un prezzo maggiore e questo ha fermato le trattative.  Giorgio Rocchia, consulente Ikea, parla dell’ ordinaria follia italiana tra iter burocratici lunghi anni e prezzi insostenibili: “Siamo andati a parlare con l’allora governatore Mercedes Bresso. Era il 2006. La Regione voleva anche un parco. E così abbiamo detto: “D’accordo, nessun problema”. E abbiamo cominciato a opzionare i terreni” e il progetto è diventato di 20.000 metri quadrati di di sviluppo urbanistico e 80.000 di parco lineare.

Ma tutto è andato in fumo anche se il Presidente della Regione, Cota, si è detto disponibile a nuove trattative.

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