Lavoro: Monti spinge verso la mobilità e la Fiom scende in piazza

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 Dopo la questione Liberalizzazioni e Milleproroghe, il neo ministro delle finanze e premier, Mario Monti, si appresta a mettere mano insieme ad Elsa Fornero, Ministro del Welfare, alla riforma del lavoro. A quanto pare il premier non ha intenzione di fermarsi e ha annunciato che la riforma ci sarà anche senza un accordo.

Le caratteristiche del nuovo mondo del lavoro saranno meno protezioni e più flessibilità ma anche tutele e ammortizzatori. Il mondo dei sindacati è già spaccato al solo annuncio e mentre la leader della Cgil, Susanna Camusso, invoca un vero negoziato, la Fiom ha già proclamato uno sciopero generale per il 9 marzo di otto ore con manifestazione a Roma.

Il comitato centrale ha deciso per uno stop dei metalmeccanici e ad un’assemblea nazionale dei delegati che si terrà sabato 18 marzo. Lo sciopero non riguarda solo la riforma del lavoro in generale ma soprattutto la difesa dell’articolo 18 e la vertenza Fiat anche per la Cisl si tratta solo di “manovre politiche”.

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