Lavoro: meglio trovarlo o crearlo?

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Lavoro: questa la parola maggiormente pronunciata dagli italiani e non solo. Il dibattito sul lavoro e sulla possibilità di trovarlo accende le polemiche sociali e politiche specie in un momento in cui si attende il varo della riforma del mercato del lavoro.

Il dibattito si confronta anche sui temi dell’emergenza occupazionale, perché tra crisi nazionale, europea e poi globale, di posti di lavoro ce ne sono sempre meno ed è su questo punto che sorge la domanda se il lavoro sia meglio trovarlo o crearlo.

Sulle possibilità concrete di trovare lavoro abbiamo molti dubbi, mentre qualche speranza la intravediamo sulla possibilità di crearlo. Oggi viviamo in un mondo in cui alla scarsa offerta di lavoro si contrappone una domanda pressoché abnorme che rischia di creare le solite nicchie di fortunati e privilegiati lavoratori e le tante sacche di precari, disoccupati o esclusi dal mercato.

In un tempo difficile e amaro come il nostro bisogna aguzzare l’ingegno e cercare di creare lavoro. Certo, la creazione di un’impresa comporta un enorme investimento in termini di tempo e denaro e chi non ha disponibilità economiche rischia di trovarsi nella stessa condizione di chi non riesce a trovare una stabilità lavorativa perché povero o scarsamente supportato dagli aiuti altrui.

Proprio in questo momento, però, e da parte di tutti, occorre un sforzo di volontà nell’inventare, creare e proporre idee che possano rappresentare la base per la creazione di un lavoro.

Nel nostro tempo , tra le tante sfortune, viviamo una grande fortuna, quella della Rete, in cui poter stabilire contatti, creare amicizie, farsi conoscere e proporre il proprio talento. A volte un’idea di lavoro si può creare a costo zero, specie se si parte da giovanissimi e non si hanno impegni familiari.

Con il tempo, un’idea potrà diventare un lavoro stabile permettendo di avviare un’impresa che produca reddito e consenta di far fronte agli impegni finanziari e fiscali che la gestione di un’azienda comporta. Intanto iniziamo a provarci perché anche in mezzo alle difficoltà non bisogna mai smettere di sperare.

Fonte immagine: http://ilquotidianoinclasse.corriere.it

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