Lavoro: le occupazioni meno amate

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Negli ultimi  mesi l’Istat ha fatto il punto della situazione, elencando, in uno studio completo ed interessante quelli che sono i lavori più ricercati e quelle che sono le soluzioni occupazionali che vengono evitate come la peste dai disoccupati italiani.

L’industria e il settore dei servizi infatti ancora oggi presenta un tasso di posti vacanti davvero alto, specie se si considera che la crisi del mondo del lavoro è ancora nella sua fase di piena. Quello 0,6% di posti vacanti rappresenta una quantità non da poco di occasioni che i giovani e non più giovani decidono di perdere coscientemente e che secondo le stime potrebbero concretizzarsi in 50 mila posti di lavoro.

Gli incarichi in questione si rivolgono principalmente a due settori:

  • il food e beverage;
  • l’alberghiero.

Il mercato ha d’altronde già inaugurato, per la stagione estiva, la ricerca di personale da impiegare in questi due settori, e le statistiche evidenziate dall’Osservatorio di Gi Group parla di un aumento di possibilità lavorative superiore al 20% rispetto alla stagione autunnale precedente.

In linea di massima è stato posto in evidenza il fatto che, i lavori impiegati in questi settori sono per la maggiore stranieri, dato che la popolazione italiana preferisce mirare ad altro genere d’impegni.

Fra i settori meno gettonati ricordiamo inoltre:

  • quello delle costruzioni;
  • quello delle attività di noleggio;
  • i servizi di supporto alle imprese;
  • commercio all’ingrosso;
  • meccanici.

Senza dimenticare la quantità di operai che si potrebbe impiegare in attività di fornitura d’acqua, reti fognarie e gestione rifiuti.

 

Fra i lavori più ambiti invece, che i giovani laureati farebbero a gara per ricoprire troviamo:

  • l’energy manager;
  • ingegnere meccanico;
  • consulente finanziario;
  • ITC manager;
  • responsabili risorse umane;
  • medici chirurghi;
  • infermieri;
  • fisioterapisti.

Non solo si tratta di mansioni particolarmente desiderate dai giovani laureati, ma anche professioni che secondo una ricerca di Almalaurea sono anche particolarmente richieste.

Insomma un giovane che si avvicini al mondo del lavoro o dello studio, dovrebbe aver sotto mano queste ricerche: probabilmente lo aiuterebbero nella ricerca di un lavoro.

 

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