Lavoro femminile

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Le donne lavorano più degli uomini e non solo perché devono dividersi tra famiglia e carriera, ma perché le maggiori chance occupazionali riguardano sempre più  il sesso femminile. Un dato positivo? Un incoraggiamento verso la definitiva parità dei sessi?

Non possiamo ancora dirlo con certezza, perché il fatto che le donne lavorino più degli uomini potrebbe nascondere anche delle insidie. Non esistono statistiche ufficiali, o almeno, non vogliamo considerarle in questo post, perché bastano le testimonianze delle stesse lavoratrici per capire che, forse, il lavoro femminile supera quello maschile, per motivi che esulano dal merito e dalle capacità professionali della donna.

Lo racconta Sarah, donna lavoratrice del Sud Italia, con famiglia sulle spalle. “ Mio marito è indietro con lo stipendio- racconta- per fortuna lavoro, ma il mio reddito non è paragonabile a quello del mio compagno. Alle nostre aziende conviene far lavorare noi donne: ci spremono come i limoni, ma ci pagano di meno.

Ai maschi, invece, promettono stipendi dignitosi che poi non pagano”. L’esperienza riportata evidenzia come il lavoro femminile in Italia sia ancora fatto di sfruttamento, lavoro nero e redditi part time. Mentre per gli uomini scattano licenziamenti o ritardi negli stipendi, alle donne viene chiesto di lavorare di più, accettando di essere pagate meno.

Condizioni ignobili, chiaramente, che la popolazione femminile accetta quasi sempre per bisogno, per non perdere anche quel poco che serve almeno a comprare da mangiare per un figlio. Evidentemente  la strada per la piena e dignitosa occupazione femminile è ancora molto lunga.

 

Fonte immagine: percorsi.rai.it

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