Lavoro come consulente previdenziale

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Il consulente previdenziale è un professionista che si occupa di vendere prodotti “assicurativi” per conto di un’azienda mandante. Il ruolo di questa figura si intreccia con quello dell’agente di commercio, del procacciatore d’affari  e del consulente finanziario. La definizione corretta del consulente previdenziale è: intermediario previdenziale assicurativo. Quindi il consulente previdenziale è un intermediario.

Per svolgere questa particolare attività di intermediazione, il consulente previdenziale deve iscriversi al Rui ( Registro Unico degli intermediari assicurativi) tenuto dall’Isvap, l’Istituto di vigilanza delle assicurazioni private e di interesse collettivo.  L’iscrizione avviene dopo il superamento di un esame di idoneità che si tiene presso lo stesso Istituto.

Per iniziare a lavorare come consulente previdenziale ci si può proporre alle agenzie di assicurazione che sono sempre a caccia di nuovi consulenti. Un’offerta in tal senso proviene da Cattolica Previdenza che cerca consulenti previdenziali junior  e senior. I primi devono possedere la laurea o una cultura equivalente, ai secondi è richiesta un’esperienza pluriennale.

Per chi muove i primi passi nel mondo della previdenza non è necessario iscriversi subito all’Albo: basta proporsi come procacciatore d’affari per conto terzi.  Dopo qualche tempo e se si vuole svolgere il lavoro con la qualifica di consulente previdenziale, si dovrà pensare all’iscrizione all’Albo.

Il compenso previsto per il consulente è a provvigione corrisposta sui premi mensili pagati dall’assicurato. Per chi riesce a superare un certo introito mensile può scattare anche l’assunzione come dipendente dell’agenzia di assicurazione.  Molte aziende cercano liberi professionisti con partita Iva, in tal caso il consulente sarà già un professionista iscritto all’Albo che potrà contrattare liberamente i compensi da richiedere all’agenzia mandante.

 

Fonte immagine: uilpa.it

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