Lavorare e guadagnare come freelance

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Il freelance è per sua natura un libero professionista, un lavoratore autonomo che offre delle prestazioni pagate dietro presentazione di una parcella o fattura. Con  il termine “freelance” però, si intende spesso anche un lavoratore occasionale che svolge delle prestazioni libero professionali senza continuità.

Con la crisi e la scarsità di posti di lavoro sono tanti coloro che si trovano a lavorare occasionalmente come freelance, con guadagni che variano in base alla prestazione scelta e alla professione svolta. Eppure anche con il lavoro freelance si può riuscire a guadagnare e lavorare, basta solo rivedere il concetto stesso dell’essere “freelance”.

Se ieri, infatti, questo concetto era riferito solo alle professioni intellettuali, oggi si può estendere anche ad altre categorie professionali, come meccanici, artigiani, addetti alle pulizie. I “mestieri” che erano tradizionalmente svolti tramite il posto fisso, si stanno sempre più trasformando in lavori da svolgere autonomamente e in proprio e l’alternativa della prestazione freelance resta la più praticabile quando si perde il posto fisso e si hanno più di 45 anni. In tale contesto, per riprendere a lavorare e guadagnare si può fare tesoro dell’esperienza accumulata negli anni e proporsi alle aziende per prestazioni freelance.

Il meccanico può proporre di sistemare delle auto con pagamento a ore presso le officine, l’addetto alle pulizie può proporsi a cooperative per offrire servizi di pulizia come operatore esterno. La lista degli esempi potrebbe essere infinita. In tutti questi casi, a fine mese, e dopo un certo numero di prestazioni, si deve emettere una ricevuta o fattura. Se il lavoro è occasionale e non si guadagnano più di 5 mila euro annui si può emettere solo una nota di prestazione occasionale, altrimenti si deve procedere ad aprire la posizione Iva.

 

Fonte immagine: professioni.ecorisparmio.com

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