Una delle condizioni in cui il proprio lavoro viene svolto nel migliore dei modi è quello di trovarsi in condizioni ottimali per svolgerlo: nel caso si lavora in gruppo o alle dipendenze di qualcuno, bisognerebbe trovare ad esempio dei colleghi gentili e un datore di lavoro comprensivo, mentre se si lavora in proprio bisognerebbe avere dei clienti non oppressivi e soprattutto dovrebbero capire il vostro lavoro.
Ma non solo, spesso lavorare significa spostarsi dalla propria casa, e sommare anche altre spese ( come carburante o cibo) a quelle di tutti i giorni.
Oggi invece, con l’avvento di nuove professioni di tipo intellettuale o informatico, o di tipo artigianale ( in forma limitata) si può svolgere l’attività lavorativa in modalità di Telelavoro.
Il Telelavoro è un termine più articolato di quanto sembri, in quanto racchiude diverse sfaccettature e ramificazioni: si pensa al telelavoro per qualsiasi attività che venga fatta dietro un pc ed una scrivania, lontani dalla sede principale produttiva! in effetti è cosi tutto sommato, ma allora sono solo gli impiegati aziendali dipendenti a poter svolgere attività di telelavoro, magari quelli impegnati in società di informatica, grafica o editoria? oppure anche un web publisher/ blogger, web designer o trader, o qualsivoglia attività da libero professionista che può essere svolta in questa maniera a poter essere considerata tale?
Si deve dire che il telelavoro è subordinato a leggi sindacali che ne delimitano modi ed operatività, quindi non solo un modo di lavorare , ma uno status lavorativo serio a tutti gli effetti.
Ma agli Italiani piace il Telelavoro? sicuramente la virtualizzazione del sistema aziendale italiano potrebbe permettere teoricamente a chiunque svolga un’attività fattibile, la modalità telelavorativa ( anche se in primis sono le aziende a voler tenere i dipendenti in ufficio).
Sicuramente è un mezzo per non spostarsi da casa e tenere sotto controllo ad esempio i figli, permettendo di risparmiare anche sulle spese di viaggio, e non avendo a che fare con ambienti deteriorativi, insomma restando in un ambiente personale e familiare.
Allo stesso tempo però la modalità telelavorativa potrebbe spingerci in 2 eccessi: 1) è quello di inchiodarci alla sedia per delle ore senza muoversi, essendo “obbligati” a svolgere la prestazione, e 2) questa modalità potrebbe distrarci troppo dal nostro lavoro visto l’ambiente dove si svolge ( pc collegato ad internet, nessuno che ci controlla etc).
In definitiva, sicuramente agli Italiani piace questa modalità, che però viene spesso cercata come plus al lavoro principale e non come attività principale.