E’ inutile dirlo ormai. Lo sconforto prenderebbe a chiunque già nelle condizioni normali figuriamoci in queste di profonda crisi che da anni ci pesa sulle spalle.
Se vi servivano altre prove ecco quelle che arrivano direttamente dalla bocca nel neogovernatore della Banca d’ Italia, Ignazio Visco e da parte della Cgil. Secondo alcuni dati di un recente rapporto Ires sembra proprio che i salari di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro in Italia siano fermi da anni e per un neolaureato che, miracolosamente riesce a trovare lavoro, non superano i mille euro al mese.
La situazione è ormai ferma da circa dieci anni e secondo queste cifre, negli ultimi otto anni, la retribuzione media percepita da un giovane ad un anno dalla laurea e’ intorno ai mille euro al mese con una crescita di soli 23 euro, solo 2,3 punti percentuali.
Nello stesso rapporto è indicato che nel decennio 2001-2011 l’Italia ha segnato il tasso di crescita piu’ basso d’Europa e il potere d’acquisto reale dei salari e’ fermo al 1999 con una perdita di circa 6.000 euro del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti.