La verità sull’Adsense revenue sharing

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Amate la scrittura più della vostra vita e per farlo sareste disposti anche a scrivere con il sistema del paid to write? Se la vostra riposta è affermativa, allora sarebbe meglio soffermarsi a pensare ai pro e contro di questo sistema di guadagno online che permette di essere pagati in base ai ricavi pubblicitari generati dal programma di affiliazione Adsense.

Non a caso alcuni publisher ( editori del web) quando invitano a scrivere con il paid to write parlano della retribuzione tramite l’Adsense revenue sharing, ovvero tramite la condivisione delle entrate pubblicitarie maturate sull’articolo scritto e pubblicato. Cioè il vostro articolo totalizza un tot di click pubblicitari e questo tot verrà ripartito a metà tra voi ed il proprietario del sito.

Facile a dirsi, ma estremamente difficile a realizzarsi, perché Adsense è un programma di affiliazione che frutta sicuramente dei ricavi, ma riferiti ai contenuti del sito nella sua interezza, dove giocano un ruolo determinante, quantità e qualità dei testi e numero di visite uniche totalizzate sommando tutte quelle ottenute dai singoli articoli.

Ciò vuol dire che se un sito ottiene 100 euro di ricavi pubblicitari per i click paganti di Adsense, significa che saranno il risultato di diversi click distribuiti su un gran numero di articoli e che magari il vostro articolo in particolare sarà responsabile soltanto di un click sul totale di quelli ricevuti dal sito.

Se si considera poi che i  ricavi a click sono molto risicati, prima di poter ricavare un degno compenso a post potrebbero passare mesi o addirittura anni. Abbiamo fatto una breve verifica e notato che un buon articolo con  circa 1200 visite uniche in poche ore potrebbe non totalizzare nessun click.

Quindi per scrivere a pagamento, meglio puntare sui compensi a post, oppure ad un piano che premi il numero di visite per ogni articolo scritto, piuttosto che i click ricevuti facendo anche leva sul fatto che i publisher con siti molto visitati possono ottenere dei ricavi pubblicitari anche in proprio senza necessità di affidarsi solo ad Adsense.

 

Fonte immagine: webmasters-blog.com

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