La traduzione automatica di qualità è quella “rafforzata”

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traduzione-300x300E’ fatto ormai noto ed assodato che i testi in lingua inglese ottengano delle remunerazioni pubblicitarie più alte rispetto a quelli in lingua italiana e sono molti coloro che pensano di scrivere direttamente in questa lingua per scalare le classifiche dei guadagni pubblicitari online.

Ma l’impresa è molto ardua, anche se si mastica l’inglese da un bel po’ di tempo.

Una soluzione per tentare di pubblicare articoli in inglese potrebbe essere quella della “traduzione automatica” rafforzata: un termine che abbiamo sentito nominare da appena qualche ora e che circola , pensate, proprio nelle pagine in lingua inglese tradotte in italiano con la specifica che si tratta di una traduzione automatica “rafforzata”.

Il dato ci ha incuriosito e siamo andati a cercare altre fonti per capire di cosa si trattasse. Forse perché il metodo è stato coniato di recente, ma né in italiano e nemmeno in inglese abbiamo trovato pagine che dichiaravano di essere tradotte in maniera rafforzata.

Abbiamo, dunque, letto il testo tradotto che coniava, forse per la prima volta, il termine,  per capire cosa volesse dire ed abbiamo tratto le conclusioni che elenchiamo nelle righe seguenti:

1) il testo è tradotto automaticamente, ma in maniera più leggibile rispetto alle altre traduzioni automatiche,  fatto che lo rende facilmente indicizzabile nelle pagine di lingua italiana.

2)Non è una traduzione perfetta, cioè in stile traduttore umano, ma per essere compresa ed indicizzata, sembra accettabile.

Forse la traduzione automatica “rafforzata” è stata realizzata con un traduttore automatico a pagamento, o forse, il testo tradotto dal traduttore web è stato poi rivisto da un traduttore di professione che ne ha corretto gli errori e le sintassi più sgangherate, chiedendo un prezzo inferiore rispetto alla traduzione integrale del testo in lingua originale.

Se è cosi anche gli altri publisher del web potrebbero usare queste tecniche perché, a quanto pare, si ottiene una discreta indicizzazione.

Fonte immagine: italiasw.com

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