La gavetta del Conciliatore

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portechiuseProprio ieri, in un nostro post, ci eravamo occupati della professione di Conciliatore, ma navigando su siti di settore, ci hanno colpito molto i commenti dei neoconciliatori che tentano di entrare nel mondo delle consulenze giuridiche per realizzare le loro legittime aspirazioni professionali.

Sulla formazione da seguire per diventare conciliatori vi rimandiamo al  nostro post sul tema, mentre sulle opportunità professionali, i giovani che hanno tentato di percorrere questa carriera lamentano difficoltà enormi e porte chiuse.

Alcuni si propongono ad organismi ed enti di conciliazione, ma sembra, sempre secondo i commenti degli aspiranti, che per poter lavorare si debba seguire il corso offerto da questi organismi.

Se chiedono ad un ente di potersi iscrivere nelle liste di conciliazione, si fa presente che al momento non necessitano di conciliatori. Lo scoraggiamento è forte ed alcuni pensano che non ce la faranno mai a lavorare come conciliatori di due parti in conflitto.

Agli inizi, come tutte le professioni, sarà inutile pensare alla conciliazione come un’attività di lavoro continuativo.

Il nostro suggerimento è di non scoraggiarsi di fronte ai primi “no”.

Anche per il Conciliatore esiste una fase difficile chiamata “gavetta”.

L’ideale sarebbe iniziare con amici e conoscenti che hanno dei disaccordi e provare ad aiutarli a trovare delle soluzioni pacifiche.

Bisogna far girare la voce in ambito locale, presentarsi alle imprese che hanno delle controversie, offrire una prima consulenza gratuita e se le vostre abilitĂ  saranno apprezzate, richiedere un pagamento.

La Conciliazione è però una procedura stragiudiziale, prevista dalla legge ed opportunamente normata.

L’inizio  tra amici e conoscenti, si configura come una sorta di consulenza legale verso i privati.

E’ opportuno, dunque, iscriversi ad un Albo, come quello degli Avvocati.

L’iscrizione all’Albo sembra sia requisito preferenziale per entrare a far parte delle liste di conciliazione.

Altro consiglio: iscriversi come soci presso le associazioni dei consumatori, facendosi notare ed offendo consulenze agli utenti che si rivolgono a dette Associazioni.

Fonte immagine: Fotosearch

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