Analisti, esperti, ma anche semplici risparmiatori concordano sull’attuale necessità di investire nelle materie prime.
Si è parlato dell’oro, materia prima preziosa e ricercata anche secoli or sono, ma tra le materie prime su cui puntare a fini di investimento, esiste anche il ferro. 
Rispetto all’oro, però, questo metallo può riservare spiacevoli sorprese, legate ai ribassi delle sue quotazioni.
Mentre l’oro è capace di crescere in tempi di crisi, il ferro scende e questo perché risente dei crolli dei titoli azionari delle aziende produttrici.
Il materiale è usato in molti settori, come l’edilizia, che ha subito forti rallentamenti a causa della diminuita capacità di spesa delle famiglie.
Dai dati riportati in un post di piazzaffari.info , negli ultimi tre anni, le quotazioni dei titoli di questa materia prima hanno subito fluttuazioni improvvise con un minimo storico di 14 dollari ad un massimo di 26 dollari.
Il piccolo risparmiatore deve perciò essere estremamente prudente, prima di affrontare un investimento di questo tipo.
L’investimento in ferro è realizzabile sottoscrivendo azioni emesse dalle aziende estrattive.
Per puntare su un investimento redditizio, bisogna orientarsi verso quelle aziende del settore che presentano un’elevata capitalizzazione azionaria ( Blue Chips), tra cui, come cita sempre piazzaffari.info, l’Anglo American Gold, il BHP Billiton plc e il Rio Tinto. Tre multinazionali inglesi.
Fonte dell’immagine: www.geograph.org.uk/photo/1125754
