I project bon sono delle obbligazioni che vengono emesse per finanziare la costruzione di opere pubbliche da realizzare con il sistema della finanza di progetto. In un precedente post avevamo già definito il concetto della finanza di progetto che consiste in gare di appalto in cui i vincitori realizzano, a proprie spese, delle opere pubbliche ottenendone in cambio la gestione.
Quando i costi delle opere da realizzare sono notevoli, le imprese appaltanti devono ricorrere a maggiori risorse finanziarie che vengono reperite tramite l’emissioni di obbligazioni di progetto o project bond. L’emissione di questi titoli avviene a cura di apposite società che le imprese appaltanti costituiscono proprio per gestire efficacemente la raccolta delle risorse finanziarie per la realizzazione dei lavori.
L’emissione dei project bond è stata recentemente disciplinata dal Decreto Liberalizzazioni in cui si stabiliscono precisi vincoli sia per il collocamento che per la sottoscrizione di questi titoli.
Secondo la norma, l’emissione dei project bond è sottoposta all’autorizzazione degli organi di vigilanza. I titoli sono nominativi e possono essere sottoscritti solo da investitori qualificati, cioè da soggetti che hanno un giro d’affari superiore ai due milioni di euro.
La cessione delle obbligazioni di progetto deve avvenire solo ed esclusivamente tra investitori qualificati. I rendimenti delle suddette obbligazioni saranno determinati dagli incassi derivanti dalle opere pubbliche realizzate. Trattandosi di opere che genereranno ricavi solo dopo essere state collaudate e messe a punto, i rendimenti delle obbligazioni di progetto si vedranno solo in un arco di tempo compreso tra due e tre anni.
