Investire negli aumenti di capitale: i diritti di opzione

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Nel precedente post dedicato ad investire negli aumenti di capitale, ci siamo soffermati sulle caratteristiche di questa operazione messa in atto dalle societĂ  e sul fatto che anche i risparmiatori possono partecipare agli aumenti di capitale comprando i diritti di opzione. I diritti di opzione sono la facoltĂ  riservata ai vecchi azionisti di acquistare nuove azioni in proporzione a quelle possedute.

Si tratta, insomma, di una sorta di privilegio riservato alla precedente compagine azionaria della societĂ  per garantire il possesso dello stesso numero di quote. Ma non sempre i vecchi azionisti trovano vantaggioso ricevere le nuove azioni emesse.

Gli svantaggi possono derivare dal fatto che le nuove azioni vengono emesse a un prezzo più basso di quello di mercato che “annacqua” l’intero valore delle quote possedute dall’azionista. Ragion per cui, quest’ultimo decide spesso di vendere il diritto di opzione.

I diritti di opzione sono negoziati in Borsa proprio come le azioni e possono avere un valore di mercato. I risparmiatori possono partecipare agli aumenti di capitale acquistando questi diritti di opzione. Ma anche per il risparmiatore non è sempre conveniente comprare i diritti, a volte può essere più vantaggioso comprare le azioni in Borsa piuttosto che gli stessi diritti.

In genere, per valutare il vantaggio ad acquistare i diritti di opzione si tiene in considerazione la regola che se il valore dei diritti è inferiore a quello di mercato delle azioni emesse, conviene comprarli, mentre quando il valore dei diritti supera quello delle azioni conviene comprare direttamente azioni.

Fonte immagine: tradingborsa.info

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