Nei precedenti post abbiamo parlato degli aumenti di capitale in genere e delle possibilità di investimento attraverso di diritti di opzione. In questo articolo di aggiornamento vogliamo svelare alcune “dritte” che permettono di operare nell’acquisto dei diritti di opzione tentando di realizzare dei guadagni.
Per guadagnare dall’acquisto dei diritti di opzione, bisogna però conoscere alcune terminologie finanziarie che permettono di capire come funziona il mercato della compravendita di questi diritti.
I diritti di opzione, come già avrete letto nei precedenti post, danno la possibilità di sottoscrivere o meno un certo numero di azioni emesse a seguito degli aumenti di capitale.
I diritti possono essere negoziati in Borsa a un certo prezzo, questo prezzo pagato per acquistare i diritti si chiama premio e permette di fissare un prezzo al quale si acquisteranno o venderanno le future azioni emesse. Il prezzo prefissato al momento del pagamento del premio si chiama prezzo di esercizio, e sarà il prezzo a cui si potranno acquistare o vendere le nuove azioni a prescindere dalla quotazione reale che queste avranno.
Dalle differenze tra il prezzo di esercizio e la quotazione delle azioni si potranno realizzare tre diverse opzioni: At the Money, In the Money e Out of the Money.
Si realizza un’opzione At the Money quando dalla differenza tra il prezzo di esercizio e la quotazione reale della nuova azione non si realizza né perdita, né ricavo.
Si realizza un’opzione In the Money quando dalla differenza tra il prezzo di esercizio e la quotazione reale delle azioni si realizza un guadagno. Si realizza un’opzione Out of the Money quando dalla differenza tra il prezzo di esercizio e la quotazione reale dell’azione si ottiene una perdita.
Il diritto a comprare o vendere nuove azioni è fatto di altre terminologie finanziarie che spiegheremo meglio nel prossimo post.
Fonte immagine: piazzaffari.info