Nel secondo trimestre di quest’anno la domanda di oro è salita del 36%. Lo rivela l’analisi della World Gold Council, l’Associazione industriale delle principali aziende di estrazione aurifera. Il dato è riportato in un post di borsainside.com e ci fa capire come in questi ultimi due anni la domanda di oro abbia assunto proporzioni vertiginose.
Così come vertiginosi sono stati gli aumenti delle quotazioni al grammo. Nell’estate dello scorso anno, l’oro si comprava a 20 euro al grammo, oggi si compra a quasi 32 euro al grammo.
Cioè, in appena un anno, le quotazioni di questo meraviglioso metallo prezioso, sono stralievitate, facendo calare le vendite delle gioiellerie e facendo crescere gli investimenti dei risparmiatori.
Tutto questo interesse per l’oro, in realtà, non è molto positivo.
L’oro, per sua natura, è considerato un bene rifugio, mantiene da sempre un valore relativamente stabile e permette di mettere al sicuro il proprio denaro quando i mercati internazionali entrano in crisi per oscillazioni in perdita dei titoli azionari o per carenza di liquidità degli stati.
Scegliere oro e sceglierne troppo, significa che i mercati e le economie mondiali attraversano un profondo stato di crisi economica e finanziaria che brucia risorse monetarie e fa andare in perdita le realtà aziendali più rappresentative dell’economia internazionale.
Fonte dell’immagine: www.flickr.com/photos/ugocei/2201893885/