La grave crisi politica della Libia sta inevitabilmente portando a delle pesanti ripercussioni economiche a livello globale con le Borse in perdita, il rialzo dell’inflazione e l’allontanamento dei risparmiatori dagli investimenti classicamente più rischiosi come quelli azionari ed obbligazionari.
In questi casi per evitare di perdere i risparmi di una vita e delle prospettive dignitose di vita ci si deve orientare sui beni “rifugio” cioè quelli che non subiscono le oscillazioni dei mercati finanziari.
Tra questi beni troviamo i metalli preziosi, come l’oro e le valute. Su queste ultime sembra si stia concentrando l’’interesse degli investitori. Ma quali potrebbero essere le valute più “sicure” su cui dirottare il proprio capitale?
Anzitutto quelle dei paesi che attuano una politica di controllo e di stabilizzazione dei tassi di cambio, intervenendo con manovre correttive per evitare la perdita di valore provocata da crisi internazionali e politiche come quelle che stiamo vivendo in questi giorni o su monete di economie forti e geograficamente lontane dai paesi in conflitto o meno coinvolte da azionariati e partnership commerciali.
Secondo una notizia apparsa sul Sole 24 Ore gli investitori starebbero puntando sul dollaro, il franco svizzero e lo yen, un po’ meno sull’euro vista la fragilità economica di alcuni paesi dell’area omonima.
La moneta unica, infatti, ha già cominciato a perdere punti rispetto al dollaro ed al franco svizzero. Le monete considerate più sicure in questi tempi di crisi cono quelle dei paesi in ripresa economica e dei paesi europei con politiche “neutrali” come la Svizzera che hanno dei sistemi economici a forte tenuta.
Fonte immagine: Corriere del Ticino ( cdt.ch)
