Brutte sorprese per tutti i potenziali acquirenti di auto che nel 2011 avrebbero voluto usufruire degli incentivi statali. Non solo questi non sono stati proposti, ma anche il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, esclude che gli incentivi statali 2011verranno rinnovati.
A rendere ancora più critica la situazione è la mancanza di una exit strategy, di recente proposta, ma perennemente bocciata. Con una strategia incentivi di questo genere, da condividersi con il Governo seguendo un piano pluriennale, si potrebbe aiutare chi possiede un auto Euro 0, 1 o 2 a sostituirla.
L’assenza di incentivi statali 2011 per la rottamazione di auto inquinanti a favore di veicoli a basso impatto ambientale, viene giustificata dal ministro anche grazie alle dichiarazioni di Sergio Marchionne, che non crede che un mercato auto dopato possa essere utile alla nazione.
A richiederli questi incentivi sono state invece concessionari in difficoltà, Case italiane e Case estere e dunque tutti gli incentivi statali che verranno stanziati saranno riservati esclusivamente ai settori che concernono l’efficienza energetica, la eco compatibilità nonché la sicurezza in ambito lavorativo.
Il totale dei fondi a disposizione è di 110 milioni di euro.
Ovviamente l’assenza di incentivi di rottamazione non farà altro che incrementare disagio e aumentare il livelli di inquinamento CO2, che durante il 2009, grazie anche ai bonus governativi messi a disposizione, erano diminuiti notevolmente. Ecco perché pare difficile raggiungere gli obbiettivi di immissioni inquinanti medie fissate dall’Unione Europea.
Diverso il discorso per la Francia e la Gran Bretagna, che per il 2011 hanno stanziato l’una 12 milioni di euro per incentivi statali di rottamazione, l’altra 230 milioni di sterline per l’acquisto di auto elettriche, ibride, o magari ad idrogeno.