Incentivi assunzioni al Sud

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Il Decreto Sviluppo dello scorso maggio (decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011) prevede un Credito d’imposta per ogni lavoratore “svantaggiato” o “molto svantaggiato” assunto a tempo indeterminato, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia.

I benefici erano effettivi a partire dalle assunzioni del 14 maggio scorso, cioè a partire dal giorno di entrata in vigore dello stesso decreto.

Ma inspiegabilmente, ad oggi, non è stato emanato il regolamento attuativo, nè l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per consentire l’utilizzo in compensazione tramite il modello F24 del credito d’imposta previsto dal DL 70/2011 (Decreto Sviluppo), per le imprese che assumono lavoratori “svantaggiati” o “molto svantaggiati”.

Per ogni “lavoratore svantaggiato” assunto al Sud, al datore di lavoro spetterebbe un credito d’imposta pari al 50% dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all’assunzione. Nel caso dei lavoratore “molto svantaggiato”, ovvero che non lavora da 24 mesi, il credito d’imposta del 50% dei costi salariali riguarda i 24 mesi successivi all’assunzione.

La notizia è stata resa nota dall’Associazione dei Contribuenti Italiani e rivela come ormai in Italia sia abitudine consolidata la mancata applicazione di leggi e interventi che potrebbero risolvere problemi annosi e drammatici come quelli della disoccupazione al Sud.

Anzi, secondo l’indagine condotta da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it è emerso che, nel 2011, l’economia del Mezzogiorno è regredita del 4,7% e, contestualmente, sono aumentate del 69% le difficoltà di accesso al lavoro.

 

Fonte immagine: Migliorblog.it

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