In particolare, la richiesta riguarderà soprattutto i dipendenti dell’area a freddo dello stabilimento di Taranto e partirà dal 19 novembre prossimo e durerà per 13 settimane. L’azienda lo ha comunicato ai sindacati Fim, Fiom e Uilm durante una riunione tenutasi a Taranto, riunione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni.
Gli impianti interessati saranno il tubificio longitudinale 1 e 2, il treno lamiere, il treno nastri 1, le officine, i servizi e il laminatoio a freddo. Al momento l’iniziativa non riguarda gli impianti a caldo ma per altre novità dovremo attendere lo sciopero previsto dai sindacati e le mosse del Governo che stanno lavorando alla situazione “Ilva”.