Il mondo del lavoro cambia velocemente, si tratta di una verità ben nota a tutti i ragazzi alla ricerca di un lavoro. Non sarà stato difficile per questi giovanissimi sentir parlare almeno una volta di Multitasking. Si tratta di una parola mutuata dalla terminologia informatica, ma che rende bene il concetto della frenesia in ambito lavorativo.
Se riferiamo questo termine al nostro computer stiamo grosso modo parlando della sua capacità di svolgere più programmi in contemporanea, quando invece accostiamo questo termine a un lavoratore, ci stiamo riferendo alla sua capacità di svolgere e gestire più cose in uno stesso momento.
Questa parolina magica compare sempre più spesso negli ambiti lavorativi, nei curriculum, nei consigli dei job counselor, ma gestire più attività insieme davvero paga? Sono diversi gli esperti di management che sfatano questo mito creato di recente.
E contro il multitasking si schierano anche le ricerche della neuroscienza che afferma come il multitasking lentamente peggiori le performance del cervello, che diversamente da come si poteva pensare, saltando da un impegno all’altro non diventa più elastico, ma perde semplicemente lucidità e capacità mnemonica e organizzativa.
Dave Crenshaw, consulente aziendale e conferenziere statunitense nel suo “Una cosa alla volta. Quando fare tutto e come fare niente” opuscolo guida edito dalla Sperling & Kupfer al prezzo di 14 €, insegna come gestire il proprio tempo in maniera razionale e dando riposo ai propri neuroni. Ne guadagnerà non solo lo stile di vita, ma chiaramente anche la produttività.
Una delle soluzioni che Dave Crenshaw propone è l’organizzazione. Questa è realizzabile grazie ad un’agenda con la quale pianificare i propri impegni e la propria giornata. In questo modo non si salterà continuamente da una cosa all’altra ma soprattutto, e questo è l’importante, si razionalizzerà il proprio tempo.
Altro consiglio è quello di limitare al minimo l’utilizzo di tutti quegli aggeggi elettronici che pare incrementino la produttività ed invece ahimè la dimezzano. Un esempio? Facebook, posta elettronica, istant messaging, smart phone e chi più ne ha più ne metta.
Ottimi consigli senza dubbio. E’ la messa in pratica che potrebbe dimostrarsi più difficoltosa del previsto.