Quando un recruiter, cioè una persona che seleziona il personale, prende in mano un curriculum per valutarlo, non lo guarda per più di 6 secondi; questo tempo è quanto serve per stabilire se con un candidato vale la pena di approfondire oppure no. A stabilirlo è una ricerca di TheLadders, un’agenzia newyorkese per la ricerca di personale che spiega piuttosto bene cosa viene guardato nei primi secondi dal reclutatore e quindi definisce alcune linee guida per compilare al meglio il curriculum in modo che in quei sei secondo si possa fare la differenza tra l’essere presi in considerazione oppure no.
Per prima cosa viene letto il nome e le informazioni di contatto, indirizzo, numero di telefono, e-mail, che sono fondamentali per essere ricontattati. Il secondo sguardo va alla posizione di lavoro attuale, quindi al nome dell’azienda e il periodo di permanenza, in seguito viene guardato l’impiego precedente se c’è e anche qui le date di assunzione e di termine del rapporto lavorativo.
La terza cosa che viene guardata è il titolo di studio, il tipo di scuola e di cultura posseduta.
Quindi perché queste cose saltino subito all’occhio della persona che sta guardando il vostro curriculum, dovete fare in modo che esso contenga tre cose fondamentali:
1. Una gerarchia visiva
2. Riassunti chiari e coincisi
3. Evitare immagini e foto
Un curriculum strutturato in questo odo avrà sicuramente più possibilità di essere notato di un altro pieno di arzigogolate informazioni.
Ovviamente dopo che avrete tenuto queste linee guida non è detto che il resto del curriculum sia perfetto ecco perché è consigliabile leggere 7 ragioni per cui il tuo Curriculum Vitae è stato cestinato ed evitare di fare questi errori; Inoltre molti posti di lavoro richiedono un curriculum in lingua inglese è interessante sapere come si scrive un Curriculum Vitae efficace in Inglese e soprattutto come compilare il Curriculum Vitae Europass.