I piccoli prestiti

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Sempre più persone hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e a fronteggiare le spese impreviste. Per  garantire una liquidità aggiuntiva in caso di necessità, banche e finanziarie propongono i cosiddetti “piccoli prestiti”.

Con questo termine si intendono delle linee di credito di modesto importo, da 1000 a 5 mila euro, erogate per far fronte a esigenze di spesa immediate e non pagabili con i propri risparmi o con il reddito mensile.

Nel gergo del credito vengono anche chiamati “prestiti liquidità”. In teoria tutte le categorie sociali possono beneficiare dei piccoli prestiti, anche se quelle maggiormente preferite sono i dipendenti e i pensionati in possesso di reddito dimostrabile.

Anche casalinghe e senza reddito in genere possono richiedere dei prestiti di piccolo importo, solo che, in questo caso, verrà richiesta la firma di un garante. I piccoli prestiti, visto il loro modesto importo, vengono concessi in tempi estremamente rapidi che vanno da un’ora, un giorno o massimo due giorni.

Eventuali ulteriori dilazioni del tempo di esame della pratica, dipenderanno dall’istituto di credito scelto. I piccoli prestiti possono essere rimborsati con rate mensili,  a 12, 24 e 36 mesi mesi, dipende dall’importo. Il tasso di interesse annuo effettivo globale applicato  oscilla tra il 5 e il 9,34%.

Alcuni istituti di credito offrono piccoli prestiti a zero spese o con l’opzione ricaricabile, ovvero offrendo un bonus pari a una ricarica del prestito ogniqualvolta si rimborsa una rata. I dipendenti di Poste Italiane possono chiedere piccoli prestiti all’Inps, mentre i dipendenti pubblici li possono richiedere all’Inpdap.

 

Fonte immagine: assicurazioniprestiti.com

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