Moltissimi siti e testate specializzate stanno pubblicando i dati delle professioni che verranno maggiormente richieste nel futuro: professioni a prova di crisi, che permettono di guadagnare bene e di sentirsi pienamente realizzati.
Tra queste spiccano gli infermieri che potranno lavorare anche nell’ambito della sanità privata, specie con l’aumento delle richieste di assistenza sanitaria continua per gli anziani con patologie croniche o invalidanti. Molto richiesti sembrano anche i sarti, gli artigiani dell’abbigliamento e dei costumi, che possono trovare impiego presso prestigiosi atelier e case di moda.
Seguono panettieri, pasticceri e gelatai. Opportunità di assunzione anche per installatori di infissi, fabbri e calzolai. Questi ultimi non esistono quasi più per via della commercializzazione di massa di calzature a basso prezzo, eppure, un bravo calzolaio, anche se non si mette in proprio, può sempre proporsi a prestigiose fabbriche di calzature ( delocalizzazione permettendo) per prestare la sua opera di artigiano in qualità di dipendente.
Non conoscono crisi le professioni di idraulico, estetista e parrucchiere: in realtà non l’hanno mai conosciuta perché si tratta di mestieri che possono sempre contare su un buon numero di clienti.
Lavorano continuativamente anche il falegname e il meccanico. Tutte queste professioni indicano una tendenza del mercato del lavoro prevalentemente orientata alle attività artigianali e manuali; tendenza che porta a modificare radicalmente le prossime scelte di formazione professionale dei giovani.
