I dipendenti rubano i dati delle aziende? Non è furto per la Cassazione

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cassazioneSecondo una sentenza della Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione i lavoratori che si appropriano di file o informazioni con dati riservati che riguardo la clientela di un’azienda non è furto ma “solo” rivelazione del segreto professionale.

Il caso, più in particolare, riguarda un impegato che si era procurati dei file aziendali poco prima di dare le dimissioni. Dopo aveva spostato i dati sul propri indirizzo rivato e li aveva utilizzati in un’azienda concorrente in cui era diventato co-amministratore. Secondo i giudici che hanno esaminato il caso l’ appropriazione dei dati non è considerata furto visto che il legittimo proprietario non perde “il bene” ma si tratta di  rivelazione di segreto professionale o di segreto industriale e quindi punibile con un anno di reclusione e una multa che va dà 30 a 516 euro.

Questo significa che le aziende d’ora in poi dovranno difendersi anche da “invasioni” interne e non solo esterne.

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