Il recente dramma della contaminazione nucleare in Giappone, impone la necessità di figure professionali che sappiano prevenire e fronteggiare emergenze simili.
Un ruolo fondamentale, in questi casi, spetta gli ingegneri che devono essere opportunamente formati fin dall’Università.
E’ quanto emerso nel seminario “La formazione permanente dell’ingegnere per una efficace risposta alle emergenze” organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli ingegneri della provincia di Catania e svoltosi nell’ambito del 3° “Pronto intervento expò” al centro fieristico le Ciminiere ( nella foto).
“E’ importante che università e professioni si ritrovino a colloquiare intorno a un tavolo, non solo per garantire la sicurezza ma soprattutto per costruire e prevenire – sottolinea Santi Maria Cascone presidente della Fondazione – nei momenti d’emergenza. La figura dell’ingegnere è fondamentale perché addestrato a rispondere a tutte quelle situazioni di crisi che possono verificarsi: la formazione dunque deve iniziare durante la preparazione universitaria e poi proseguire durante lo svolgersi della professione in modo consapevole”.
La preparazione ferrata degli ingegneri in temi chiave quali previsione, prevenzione, intervento e ripristino dei danni ambientali legati ai disastri atomici, diventa una necessità irrinunciabile e di stretta attualità non solo in caso di danno atomico provocato da disastri naturali, ma anche in situazioni come quelle di alcuni comuni del Sud, dove la mancanza del piano regolatore rende difficoltosa l’applicazione della prevenzione urbanistica di base. In questo caso è fondamentale avere tecnici preparati in grado di fronteggiare tutte le emergenze che dovessero verificarsi.
