I tecnici dell’ FMI (Fondo Monetario Internazionale) hanno pubblicato il loro rapporto finale sulla missione annuale in Italia, secondo cui la crisi globale ha colpito l’ “economia italiana che ha già debolezze strutturali”, con una crescita anemica e una competitività in declino da un decennio.
Il fondo monetario ipotizza anche che il governo, vista la chiara maggioranza, finirà il suo mandato ai cinque anni, ma continua dicendo che c’è l’ipotesi di una modesta ripresa che può essere pari allo 0,8% nell’anno in corso, dell’ 1,2% nel 2011. La causa della ripresa lenta sarebbe da rintracciare “nel lento recupero dei principali partner commerciali dell’Italia e del persistente divario di competitività che limiterà l’entità della crescita dell’export”.
Ma accanto a questi si deve ricercarne la causa anche i “fattori strutturali” come “la crescita sostenuta dei prestiti a rischio, una disoccupazione in crescita che limiterà i consumi privati e la prudenza delle aziende negli investimenti, oltre alla diffusa rigidità del sistema produttivo e del mercato del lavoro e al peso del settore pubblico”, anche se alla fine è stato riconosciuto il forte sistema economico che fa ben sperare.