Fiat, Marchionne dice no ai sindacati ma non lascia l’Italia

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 Nonostante la crisi del settore auto Sergio Marchionne rassicura tutti dicendo che la Fiat non lascerà l’Italia e che nessuna chiusura dei siti è prevista nel nostro Paese.

Resta il fatto però che il braccio di ferro con i sindacati continua e in una nota ufficiale Fiat, in seguito al colloquio tra Marchionne e i sindacati, fa sapere che “La crisi dell’economia internazionale e le difficolta’ del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti”.

Il gruppo resta in Italia ma non sa se e quando metterà mano al portafogli per nuovi investimenti: “Informazioni sul piano prodotti/stabilimenti saranno comunicati in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2012”.

Dal canto suo Marchionne ha sottolineato il fatto che se l’Italia fosse “una battaglia persa non sarebbe qui” e ha poi ribadito: «è quasi impossibile lavorare in una situazione di assoluta incertezza per quanto riguarda l’applicazione di norme di legge e di contratto».

Cosa dovranno attendersi gli operai del gruppo?

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