I sindacati hanno firmato l’ accordo con Fiat per lo stabilimento di Mirafiori.
All’ accordo, definito storico, mancherà la firma dei rappresentanti della Fiom. Giorgio Airaudo, responsabile nazionale auto della Fiom-Cgil ha commentato: “Questa è la firma della vergogna. Si tratta di un accordo senza precedenti che limita la libertà di associazione sindacale. Serve una risposta di tutto il mondo del lavoro”.
L’ accordo prevede un investimento di un miliardo di euro grazie alla joint venture tra Fiat e Chrysler che prevede la produzione a regime di 280 mila vetture l’ anno, tra suv e Alfa Romeo. Più in particolare prevede: “il pieno utilizzo degli impianti su sei giorni lavorativi; il lavoro a turni avvicendati che mantiene l’orario individuale a 40 ore settimanali; una crescita del reddito annuo individuale di circa 3.700 euro per la maggiore incidenza delle maggiorazioni di turno; la possibilità di lavorare il 18esimo turno solo con il pagamento dello straordinario; il mantenimento della pausa per la mensa nel turno fino a che la joint venture non andrà a regime; la salvaguardia dei malati reali e un intervento volto a colpire gli assenteisti, al fine di tutelare coloro che hanno assiduità e puntualità nella prestazione; la compensazione di oltre 32 euro mensili per l’assorbimento della pausa di 10 minuti, resa possibile dal minore affaticamento del lavoro con l’introduzione della nuova ergonomia; il mantenimento di tutti i diritti individuali oggi esistenti e il loro miglioramento attraverso la prossima stesura di un Contratto Collettivo su molti punti migliorativo del Ccnl Metalmeccanici (scatti di anzianità, paga base, premio di risultato, ecc.)”.
I firmatari dell’ accordo e il Governo sono soddisfatti per l’ accordo raggiunto.