La riforma del Fisco Municipale che coinvolge i comuni ha alcuni punti salienti e soprattutto alcuni cambiamenti molto importanti.
Le cose più importanti e che riguardano i cittadini da molto vicino sono: l’ tassa di soggiorno, la cedolare secca sugli affitti e l’addizionale comunale all’Irpef.
Riguardo al primo punto sappiamo che l’ imposta di soggiorno consiste in una tassa che i comuni possono far pagare a tutti i turisti che pernottano nella città e parte da un minimo di un euro e può arrivare anche a 5 euro anche a seconda delle stelle della struttura in cui si dorme e in proporzione al costo della vacanza. L’ imposta andrà definita dai comuni entro 60 giorni dall’ approvazione del testo.
La cedolare secca, di cui abbiamo parlato spesso, è invece un’imposta che andrà a sostituite l’ Irpef, l’ imposta di registro e bollo del contratto di locazione o sulla sua proroga. La tassa sarà calcolata dal 21%, per i canoni liberi, al 19%, dei canoni agevolati.
Ed eccoci, infine, all’ addizionale comunale all’ Irpef. Anche in questo caso i comuni dovranno fissare il limite per la cessazone o l’ aumento entro sessanta giorni dall0 approvazione del testo. L’addizionale non potrà aumentare più dello 0,2% in un anno.
