Ex Bertone, Landini non firma e non si dimette

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Continuano le dichiarazioni delle parti in causa nella questione dell’ Ex Bertone e soprattutto del referendum che si è tenuto nei giorni scorsi.

Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, dopo l’ accordo di Grugliasco e le varie polemiche proprio rivolte al suo sindacato,  ha riferito di non avere nè intenzione di dimettersi e nè di firmare e chiede il voto del Comitato centrale.

Landini, nella sua relazione “a titolo personale” al Comitato centrale, ha ribadito che la decisione delle Rsu di firmare e di dimettersi, dopo l’accordo alla ex Bertone, “è stata presa insieme e io me ne assumo tutte le responsabilità, perchè non mette in discussione, non cambia la linea decisa dal Comitato centrale”; “in nessun modo la firma delle Rsu può sostituire la firma della Fiom nazionale”.

Landini difende la scelta dalle Rsu ma ribadisce il fatto che questo non ha niente a che vedere con il comitato centrale “non ho intenzione né di firmare e dimettermi né di dimettermi. Se qualcuno lo pensa, lo dica. Abbiamo già all’esterno chi vuol far fuori la Cgil e la Fiom. Su di me potete dire quello che volete, ma serve rispetto per quei delegati e lavoratori che più di noi sono esposti”.

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