Esame abilitazione commercialisti: convegno a Catania

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Una recente indagine del Miur attesta che negli ultimi 5 anni il numero di coloro che hanno provato l’esame di abilitazione per diventare commercialista si è ridotto di oltre il 20%: dato, questo, che ha anche indotto il Governo a formulare una decisa riforma delle professioni.

Non a caso l’ultima manovra economica conteneva una proposta di legge – poi accantonata – che eliminasse le restrizioni all’esercizio della professione, annullando l’obbligo dell’esame di Stato solo per commercialisti che per molti tirocinanti rappresenta uno scoglio insormontabile o comunque molto difficile da superare.

La situazione non è meno incoraggiante per Catania: su oltre 180 aspiranti commercialisti ed esperti contabili tirocinanti che si sono presentati alla scorsa sessione di giugno, solo un candidato è stato ammesso alla prova orale.

Per aiutare i giovani tirocinanti ad abilitarsi e intraprendere la professione è in cantiere  una convenzione tra l’Odcec Catania (Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili) e la Facoltà etnea di Economia, che prevede un periodo di formazione post lauream gratuito e propedeutico all’abilitazione.

Ad annunciarlo è stato il presidente Odcec Catania Margherita Poselli, in occasione di un incontro organizzato a Catania al Palazzo delle Scienze, basato sul confronto aperto con i tirocinanti che hanno provato o che si accingono alle tre prove d’esame per conseguire l’abilitazione professionale.

Quanto alle novità anticipate dall’ultima manovra Tremonti, Giuseppe Fichera, giudice della IV sez. civile e fallimentare del Tribunale di Catania e membro della Commissione esaminatrice 2010, ha rassicurato sul fatto che “non si tratta di una totale deregulation delle professioni, perché restano fermi l’obbligo d’esame, gli Ordini professionali e soprattutto l’obbligo di formazione continua permanente, pena una sanzione disciplinare. Inoltre – ha concluso Fichera – per il tirocinante è previsto un equo compenso di natura indennitaria, commisurato al suo concreto apporto”.

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