Elettrodomestici programmati per rompersi a fine garanzia

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Da recenti notizie si apprende che note case produttrici elettrodomestici, hanno messo a punto un sistema per garantirsi una quota stabile di vendite sul mercato. Vediamo in cosa consiste questo sistema.

Sicuramente non è una buona notizia, ma quasi tutti gli elettrodomestici hanno una vita programmata di breve durata, o meglio a scadenza prestabilita. Scadenza che si verifica in concomitanza con lo scadere della garanzia, solitamente 2 anni per legge. La quasi totalità degli elettrodomestici in commercio ha questo neo, tranne in qualche raro caso, in cui un fortunato l’acquirente, si ritrova con un bene di ben più lunga vita.

I costruttori sono riusciti ad ideare un sistema che renda un l’elettrodomestico inservibile dopo il “limite previsto”, ossia inizi a dare problemi subito dopo lo scadere della garanzia. Spesso il problema sarebbe risolvibile con poco, magari sostituendo dei piccoli pezzi, ma di questi tempi l’assistenza sugli elettrodomestici non è conveniente e nella quasi totalità dei casi si preferisce acquistare un elettrodomestico nuovo. Questo perché aggiustare un prodotto non più in garanzia è più dispendioso sia in termini di denaro che di tempo.

Questo fenomeno di usura a tempo determinato è chiamato “opalescenza pianificata” e consiste nell’uso di materiali scadenti o pezzi deboli inseriti negli elettrodomestici, al solo scopo di renderli inservibili dopo un certo lasso di tempo. Tali affermazioni vengono confermate anche da uno studio realizzato da esperti professori e reso noto dalla “Sueddeutsche Zeitung”.

Le case costruttrici elettrodomestici si sentono offese da tali considerazioni ed asseriscono, che mai potrebbero avvalersi di simili strategie di mercato, perché rischierebbero di perdere clienti che andrebbero ad acquistare elettrodomestici di altri marchi.

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