Ecco le 5 bugie da raccontare per essere assunti

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In amore e sul lavoro tutto è lecito, anche se il proverbio non recita proprio così.

Per cercare di accaparrarsi un posto di lavoro, si può anche non dire tutta la verità o omettere qualche mancanza.

Vediamo assieme qualche bugia, che si può raccontare quando si sta sotto la lente del selezionatore:

–          Se ti viene richiesta una professionalità specifica e non la possiedi, ma pensi che potresti essere tranquillamente in grado di svolgerla, puoi sempre dire che l’hai appresa per vie non ufficiali e per questo motivo non l’hai inserita nel curriculum.

–          Puoi esaltare, con generosa parsimonia, le tue precedenti esperienze appropriandoti anche di qualche lode, che era riservata al tuo collega più antipatico. Comunque stai ben attento a non esagerare troppo, i selezionatori sono sempre in grado di indagare.

–          Puoi accrescere le tue competenze, sempre sperando che in caso di assunzione non ti affidino subito l’incarico in tutta la sua ampiezza. In questo caso devi essere sicuro di essere una persona, che ha bisogno di poco tempo per apprendere e acquisire padronanza in un mestiere.

–          Evita di raccontare i reali motivi per cui hai perso il lavoro. Se il licenziamento o le dimissioni, non sono avvenute in modo pacifico è meglio evitarne la divulgazione, sul tuo conto potrebbero farsi non una bella opinione. Potresti essere considerato un tipo difficile o poco affidabile.

–          Dai subito la tua disponibilità se ti chiedono di presentarti per un secondo colloquio o per fare una prova, afferma di non avere altri impegni anche se per quel giorno, già da tempo avevi programmato di fare ciò che più desideravi da tempo.

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