L’e-commerce farmaceutico ha visto la sua esplosione nel 2020.
La pandemia di Covid del 2020 ha accelerato il processo di digitalizzazione nel nostro paese. Molte aziende, sia le più piccole che le multinazionali, si sono dovute riorganizzare per far fronte all’emergenza, comprese quelle appartenenti al settore farmaceutico.
L’utenza, per forza maggiore, si è spostata online, ma nel 2021 conviene aprire un e-commerce farmaceutico? In questo articolo proveremo noi a rispondere.
Cos’è un e-commerce farmaceutico?
Con l’espressione commercio elettronico (dall’inglese e-commerce o eCommerce), si fa riferimento all’insieme delle transazioni per la commercializzazione di beni e servizi tra produttore (offerta) e consumatore (domanda), realizzate tramite internet. L’e-commerce farmaceutico si distingue dagli altri per la possibilità di commercializzare anche i farmaci da banco (SOP o OTC). La vendita online è possibile solo per i farmaci senza obbligo di prescrizione, SOP, che comprendono i farmaci da banco, anche detti OTC (Over The Counter), che sono medicinali da automedicazione e che come tali vengono indicati solitamente per disturbi di lieve entità. Sono usati per un breve periodo di tempo e per essi non è necessario l’intervento del medico. Un bollino sulla loro confezione li rende facilmente riconoscibili.
Come creare un e-commerce farmaceutico?
La creazione non è semplice, in quanto richiede capacità tecniche in materia di programmazione che non sono alla portata di tutti. Ci sono molte agenzie online che forniscono questo servizio. Per mettere in piedi un e-commerce farmaceutico è richiesta l’autorizzazione alla vendita online da parte del Ministero della Salute.
Ad oggi la vendita dei medicinali senza obbligo di prescrizione online è effettuata solo dalle farmacie, parafarmacie o corner della salute della Grande distribuzione organizzata (individuati dall’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223).
Ad autorizzare la vendita online è la Regione o provincia autonoma o le altre autorità competenti, individuate dalla legislazione delle Regioni o delle Province autonome.
Come richiedere l’autorizzazione?
Le farmacie e gli esercizi sopracitati devono richiedere l’autorizzazione all’autorità competente comunicando le seguenti informazioni:
- partita IVA, indirizzo e Denominazione;
- data d’inizio dell’attività di vendita;
- indirizzo del sito web e tutte le informazione per identificare il sito.
Successivamente, ottenuta l’autorizzazione, il titolare della farmacia che intenda avviare l’attività deve procedere alla registrazione nell’elenco dei soggetti autorizzati alla vendita online dove viene indicato l’indirizzo del sito web; deve inviare una copia digitale del logo identificativo nazionale che deve essere presente in modo chiaro su tutte le pagine dell’e-commerce e deve contenere il collegamento ipertestuale alla voce corrispondente alla farmacia o esercizio commerciale presente nell’elenco generato dal Ministero.
Il titolare deve compilare l’istanza on line alla pagina:
http://www.salute.gov.it/FarmaEcomm/
La richiesta deve essere formalizzata al ministero tramite pec all’indirizzo [email protected].
Quanto costa un e-commerce farmaceutico?
Soluzioni fai da te sono sconsigliate. Il prezzo varia dai 10.000 ai 30.000 euro per la creazione del sito. Da aggiungere i prezzi per la pubblicità (social e motori ricerca) che vanno dai 500 ai 10.000 euro annui.
Perché creare un e-commerce?
Secondo una ricerca italiana del 2008 il commercio elettronico in Italia ha un valore stimato di 4,868 miliardi di euro nel 2007, con una crescita del fatturato del 42,2%. Nel 2007 sono stati eseguiti circa 23 milioni di ordini on-line in Italia.[20]
Nel 2012 una ricerca italiana ha calcolato che il fatturato complessivo delle aziende italiane off-line (aziende che hanno una struttura fisica reale e non sviluppano il loro business esclusivamente sul web, come i club di gioco on-line) che utilizzano il web per vendere i propri prodotti e/o servizi è di circa 10 miliardi di euro. I settori più importanti sono risultati il turismo (46%), l’abbigliamento (11%), l’elettronica-informatica (10%) e le assicurazioni on-line (10%).[22]
Secondo dati Nielsen, nel 2019 il commercio elettronico in Italia rappresenterebbe l’1,6% del valore della Grande distribuzione organizzata, compreso fra i 100 e 150 miliardi di euro.[27].
Uno dei migliori e-commerce farmaceutici online al momento è Plurifarma.
Conviene davvero?
Il mercato è in continua crescita e si sta orientando verso l’online, ma i costi sono alti e i margini sono bassi, quindi la risposta è no. La nostra risposta è frutto di un’attenta analisi del mercato. Ad oggi, i competitors sono tanti e distinguersi è difficile. I margini di guadagno sono molto bassi. Meglio investire in altro per la propria farmacia.